sabato 3 novembre 2018

DOSSIER IMMIGRAZIONE 2018

Sono stati presentati i dati relativi al Dossier Immigrazione 2018 realizzato dal Centro studi e ricerche IDOS, in partenariato con il Centro studi Confronti e la collaborazione dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (UNAR), cofinanziato dal fondo 8 per mille dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi.
 “L’Italia non è né il paese con il numero più alto di immigrati né quello che ospita più rifugiati e richiedenti asilo. Con circa 5 milioni di residenti stranieri (5.144.000 a fine 2017, secondo l’Istat), viene dopo la Germania, che ne conta 9,2 milioni, e il Regno Unito, con 6,1 milioni, mentre supera di poco la Francia (4,6 milioni) e la Spagna (4,4). Anche l’incidenza sulla popolazione complessiva, pari all’8,5% (dato Istat), risulta più bassa di quella di Germania (11,2%), Regno Unito (9,2%) e diversi altri paesi più piccoli dell’Unione, dove i valori superano anche in maniera consistente il 10% (Cipro 16,4%, Austria 15,2%, Belgio 11,9% e Irlanda 11,8%). L’incidenza più alta si registra nel Lussemburgo, dove gli stranieri sono quasi la metà di tutti i residenti (47,6%)”.

Un’invasione dunque, sovente evocata, che in realtà non esiste: il numero degli stranieri residenti in Italia, infatti, è pressoché stabile dal 2013 e si attesta intorno ai 5 milioni. La loro incidenza sul totale della cittadinanza, nell’ordine dell’8% dal 2013, aumenta di pochissimi decimali l’anno, e le cause di questo quasi impercettibile aumento si devono a una popolazione italiana sempre “più anziana (gli ultra65enni sono 1 ogni 4, mentre tra gli stranieri 1 ogni 25), meno feconda (1,27 figli per donna fertile, contro 1,97 tra le straniere) e tornata a emigrare verso l’estero, quasi 115.000 espatriati ufficiali nel corso del 2017: un dato sottodimensionato se si considera che molti, nel trasferirsi all’estero, trascurano di effettuare la cancellazione anagrafica, non essendo obbligatoria”.
Il Dossier non si limita a riportare dati generali ma scatta anche una fotografia degli stranieri residenti sul nostro territorio: “Circa due su tre (2.390.000) hanno un permesso di soggiorno di durata illimitata, che attesta un grado di radicamento e stabilità ormai consolidato. I restanti 1.325.000 (35% del totale) hanno un permesso a termine, in maggioranza per famiglia (35,7% del totale) o per lavoro (35,2%). Meno di 1 su 5 (239.000) è titolare di un permesso inerente alla richiesta di asilo o alla protezione internazionale o umanitaria”.

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