Possedere non è sempre sinonimo di ricchezza e di felicità. Possiamo correre il rischio di avere tante cose, ma di sentire in noi un vuoto, una mancanza, e allora non ci accontentiamo, non siamo mai sazi e continuiamo a cercare e ad accumulare.
Se arriviamo a tavola molto affamati, rischiamo di mangiare con voracità e di non gustarci il cibo. Non ci fermiamo a guardare il piatto, non sentiamo i profumi, non gustiamo fino in fondo i sapori, non cerchiamo di scoprire tutti gli ingredienti che compongono quel piatto. Stiamo solo inserendo cibo nel nostro corpo, non ci stiamo davvero nutrendo.
Così rischiamo di fare con ciò che ci accade: non godiamo di ciò che riceviamo, non ci fermiamo a contemplare e a ringraziare per ciò che ci accade e così sentiamo sempre l’impulso a cercare altro, ad accumulare.
Voglio imparare a prendere il tempo per contemplare e gustare la vita!
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