In questi giorni abbiamo riempito i
telefonini di amici e parenti dei più dolci ed energetici auguri per
un nuovo anno, ripieno di gioia, felicità, novità, salute, …. Ma
basta forse un augurio perché nasca e cresca in noi la felicità?
Bisognerebbe chiederlo al Signor Felicità, all'uomo più felice del
mondo, cioè a
Matthieu Ricard, ricercatore francese diventato
monaco buddista, scientificamente considerato l’uomo più felice
del mondo, dopo che alcune analisi hanno dimostrato che il suo
cervello produce un eccezionale livello di onde gamma, mai
riscontrato prima.
Studioso di genetica in Francia, negli
anni Settanta, Ricard ha deciso di lasciare la propria carriera per
andare alla scoperta dei segreti del buddismo, trasferendosi
nell’altopiano del Tibet. La sua aderenza alla fede buddista e la
pratica quotidiana della meditazione hanno certamente svolto un ruolo
essenziale nel rendere Ricard l’uomo più felice al
mondo, al punto che è riuscito ad
apprendere e fare proprie alcune “tecniche” che, riportate nei
suoi scritti, possono aiutare a conoscere una felicità autentica e
duratura, migliorando la qualità dell'esistenza.
1. Non
ti preoccupare di ciò che non puoi risolvere
Spesso la nostra mente è rivolta verso
il futuro o il passato, verso preoccupazioni per cose che potrebbero
accadere o rimorsi per cose che non sono accadute (o non sono andate
come avremmo voluto). In entrambi i casi, non siamo concentrati sul
presente e questo ci impedisce di essere felici davvero.
Se il problema che ci affligge non ha
una soluzione che dipende dalla nostra volontà di azione, evitiamo
di preoccuparci, e dedichiamoci invece ad altre attività sulle quali
abbiamo maggiore potere.
2. Allenati
alla felicità
Secondo Ricard, la felicità è come un
muscolo che va allenato con pazienza affinché diventi sempre più
forte e potente.
Iniziamo a guardarci intorno con
meraviglia e ad essere grati per tante piccole cose che accadono
nelle nostre giornate: la parola cortese di un collega di lavoro o la
telefonata di un amico che non sentivamo da tempo o il film
preferito visto insieme al partner.
Solo se impariamo ad apprezzare questi
“piccoli e trascurabili momenti di felicità”, riusciremo davvero
a vivere una vita più felice e soddisfacente.
3. Trova
il tuo perché
Dobbiamo trovare nelle nostre giornate
uno scopo, un motivo per essere felici che muove le nostre azioni e i
nostri pensieri.
Cosa ci fa sentire davvero bene? Quali
azioni faremmo anche se siamo stanchi o demotivati? Accudire bambini,
cucinare, suonare uno strumento o praticare sport. Qualunque cosa
sia, custodiamola nel cuore e usiamola come faro per illuminare i
momenti bui e tristi delle nostre giornate.
4. Renditi
utile
Trovare il proprio scopo nella vita
vuol dire anche riuscire ad essere di aiuto alle altre persone.
Pratichiamo volontariato, svolgiamo
delle attività socialmente utili, sosteniamo un amico in un momento
di difficoltà, ascoltiamo le lamentele dei nostri genitori anziani.
Con le nostre azioni diffonderemo la
felicità nel mondo e, di conseguenza, ne ricaveremo una maggiore
felicità per noi stessi.
5. Vivi
di felicità riflessa
Se è vero che non possiamo essere
davvero felici se qualcuno attorno a noi è triste, sta soffrendo o
ha dei problemi, allo stesso modo non saremo mai felici davvero se
trattiamo male gli altri o compiamo delle azioni negative nei loro
confronti, li offendiamo, li deridiamo.
Essere felici significa liberarsi
dall’arroganza, dal narcisismo, dall’egocentrismo, da tutti
quegli atteggiamenti e quei sentimenti che danneggiano il prossimo.
Solo se ci liberiamo di questi stili di vita riusciremo a raggiungere
la vera felicità.