mercoledì 17 marzo 2021

Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede ad un dubium circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso, 15.03.2021

La Chiesa cattolica ha fatto sapere che i suoi sacerdoti non potranno dare alcuna forma di benedizione a una coppia di persone dello stesso sesso sposata oppure legata da una unione civile. Lo dice una nota della Congregazione per la dottrina della fede, l’organo interno della Chiesa che dirime le questioni sulla dottrina cattolica.

La motivazione per cui la Congregazione della dottrina della fede ha respinto la possibilità di benedire le unioni omosessuali riguarda il fatto che, «quando si invoca una benedizione su alcune relazioni umane occorre […] che ciò che viene benedetto sia oggettivamente e positivamente ordinato a ricevere e ad esprimere la grazia, in funzione dei disegni di Dio iscritti nella Creazione e pienamente rivelati da Cristo Signore. Sono quindi compatibili con l’essenza della benedizione impartita dalla Chiesa solo quelle realtà che sono di per sé ordinate a servire quei disegni».


Non ho alcuna voglia di commentare questa “nota”. Siamo nella solita situazione del “o con me o contro di me”, o meglio , diversamente dalle indicazioni del Concilio Vaticano II, “ se vuoi salvarti, vivi e opera secondo le mie parole”. Insomma sono indicazioni che derivano dal piano dottrinale della Chiesa Cattolica Romana e che già abbiamo ascoltato in riferimento a molti altri temi. E’ l’ennesimo muro contro muro. Però un’osservazione la voglio aggiungere. Quando nei Vangeli si racconta l’episodio del miracolo dei pani e dei pesci, è Gesù stesso che alzando gli occhi al cielo chiede la “benedizione di Dio” su quella folla stanca e affamata. Non si pone il dubbio se tra quelle folle ci fosse qualcuno indegno o gay o lesbica o divorziato o … C’era una necessità urgente che richiedeva l’aiuto divino, che non si è messo a frazionare le persone ma il pane e i pesci perché tutti ne avessero una parte. La benedizione viene da Dio, e grazie a Dio non dipende dalla persona che benedice.


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