giovedì 14 febbraio 2013


Comunicato delle Cdb italiane sulle dimissioni del papa

Segreteria tecnica nazionale delle Comunità cristiane di base
c/o CdB di San Paolo  – Roma
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Le dimissioni del papa rappresentano un evento di carattere epocale e implicano perciò una diversa serie di valutazioni che richiedono tempo e ponderazione. Tuttavia non possiamo fare a meno di segnalare almeno un aspetto che ci sembra degno di attenzione e presente oggi in molti commenti sulla stampa mondiale. Il modo appropriato in cui l’annuncio è stato dato e la sede, ricca di significato, sottolineano la sfiducia del papa nei confronti della Curia vaticana e costituiscono un messaggio implicito al conclave che la sostituzione sia trovata al di fuori delle sue manovre.
Lungo sarebbe elencare gli elementi di crisi che hanno evidenziato una lotta sorda, all’interno della Curia, di cui si sono solo intravisti i contorni che vanno dalla finanza agli scandali che hanno riguardato diverse chiese locali ed ai problemi dottrinali. La lotta interna alle gerarchie vaticane assume un significato assolutamente dominante, rispetto alla quale il “papa teologo” sembra essersi voluto chiamare fuori con le sue dimissioni.
Sul piano dell’ideale evangelico poi, altre sono le valutazioni ed i sogni delle comunità cristiane di base: dal ritorno del papa al ruolo originario di vescovo di Roma, “la Chiesa che presiede nella carità” (S. Ignazio di Antiochia), con la rinuncia al centralismo monolitico Vaticano a favore di una ampia e diffusa collegialità nelle decisioni, fino ad arrivare ad un rispetto del pluralismo e della libertà dei figli e delle figlie di Dio riuniti in comunità locali vive e non in strutture puramente dispensatrici di sacramenti.
Le Comunità cristiane di base

1 commento:

  1. Sono pienamente d'accordo con quanto ho letto! Il problema non riguarda tanto l'evento in sé delle dimissioni di Papa Benedetto e l'effettivo “toto” ipotesi sulla sua futura identità, racchiusa in un potenziale ruolo specifico, che Egli rivestirà, quanto probabilmente l'assenza retrospettiva di un adeguato sostegno e di una concreta condivisione collegiale di tutto quei doveri, oneri e, perchè no,“grattacapi” (semplice eufemismo) che le “chiavi pesanti” del ministero petrino comportano ... In primo piano, giunge a galla da una patina di “bigottismo melenso” da sepolcro imbiancato, l'appello del semplice Cristiano della strada: «Ma Voi, emerite Eminenze, in rosso, dov'eravate quando Benedetto, nostro e vostro fratello, aveva bisogno d'aiuto nei fatti e nella Verità di Cristo?» ... Si sa, il Papa è sempre il Papa, “l'Unto del Signore”, “Sua Santità”,“Successore di Pietro” in modo imprescindibile e indissolubile dal suo essere straordinariamente e drammaticamente anche uomo! Evviva Papa Benedetto, che ci hai messo di fronte, a muso duro, alla disarmante debolezza di chi può essere “solo”, anche se Papa. Daniela

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