lunedì 16 giugno 2025

NON CI CREDO PIU'

Per caso mi sono imbattuto nella nuova canzone di Diodato. Un cantautore che ho sempre apprezzato e stimato per il forte tentativo di far passare attraverso la musica una serie di riflessioni che nascono e crescono nel cuore e nell'animo umano. Ma con “Non ci credo più” Diodato ci offre qualcosa in più : un’opera di resistenza emotiva e intellettuale, un manifesto contro l’indifferenza che permea la nostra società contemporanea. La ripetizione ossessiva del ritornello “Non ci credo più” funziona come un mantra liberatorio, un’affermazione di indipendenza mentale che attraversa l’intero brano.  Il testo si sviluppa come una serie di rifiuti a credere alle narrazioni dominanti che ci vengono imposte, ai dogmi prestabiliti, fino ad arrivare alla critica alla guerra, "santa" o "giusta" che sia, perché " la guerra è guerra".   Toccante è il passaggio in cui affronta il tema dei confini e dell’appartenenza dove emerge il rifiuto delle divisioni artificiose tra esseri umani e dell’omologazione del pensiero, di chi vorrebbe che seguissimo un sentiero già tracciato senza pensare autonomamente.    Infine la negazione diventa più specifica e politicamente connotata: Diodato si rifiuta di credere a chi sostiene che l’impegno sia inutile, che le cose non possano cambiare, che la gente sia “troppo disillusa, troppo indifferente”. Respinge l’idea che aspirare a un mondo migliore sia “solo un’utopia” e che la protesta sia vana.    “Non ci credo più” è un invito a non credere più alle narrazioni imposte per aprirsi alla possibilità di costruirne di nuove, più autentiche e più giuste. Insomma una canzone da ascoltare e da leggere!

Testo di “non ci credo più” di Diodato

Non ci credo più, non ci credo più

non ci credo, non ci credo più

A chi mi dice devi aver paura

A chi mi dice è nella tua natura

A chi mi dice nella notte scura

devi stare a casa che la gente è buia

A chi mi dice nel cielo

È scritto tutto il vangelo

A chi mi dice che il futuro è incerto

solo se ti batti per il tuo pensiero

Uh

Non ci credo più, non ci credo più

Non ci credo più, non ci credo più

Uh

Non ci credo più.

non ci credo, non ci credo più

A chi mi dice che è una guerra santa

A chi mi dice che è una guerra giusta

A chi mi dice che la guerra è guerra

E allora vale tutto, tutti giù per terra

A chi mi dice che al di là di un confine

sarò per sempre straniero

e se vuoi stare coi giusti

non devi pensare e seguire il sentiero

Uh

Non ci credo più, non ci credo più

Uh

Non ci credo più, non ci credo più

Uh

Non ci credo più,

non ci credo, non ci credo più

Figli sbattuti dal vento

bruciati dal sole che arriva quaggiù

E passa dentro le crepe di chi ancora spera in qualcosa di più

Siamo tutti nel vortice, siamo questa tempesta

Siamo il buio e la luce chi mi dice guarda

che non siamo niente

Non ci credo più

Io non ci credo

A chi mi dice che non serve a niente,

A chi mi dice che non può cambiare.

A chi mi dice che c’è solo gente troppo disillusa, troppo indifferente.

A chi mi dice è solo un’utopia

e mi vorrebbe zitto e a casa mia

A chi mi dice è inutile gridare ma il silenzio è loro

E io non ci credo più


domenica 15 giugno 2025

IL DONO

<< Non accettate nulla come verità che sia privo di amore. E non accettate nulla come amore che sia privo di verità. >>

Edith Stein

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